Ormai sono diventato una specie di ectoplasma digitale, mi manifesto a giorni alterni ed in stretta correlazione con l'umidità dell'aria....
Sono cotto e rosolato come la famosa quaglia dell'altrettanto famosa attrice (Luciana Littizzatto n.d.a.) della ancor più famosa catena di super mercati (la Coop n.d.a.).
Il sole, per fortuna, non ci abbandona un attimo anche se sembra avere preso un po' troppo sul serio la faccenda delle ondate di calore che, non capisco perché, sembrano sciabordare ancor più impetuose e impietose proprio quando esco di casa io.
Passeggio placidamente per la land, talmente placidamente da rasentare lo svogliato.
Ma una vocina mi tormenta, anzi, mi rendo conto che la vocina è un IM del Direttore Mega galattico Aloisio Congrejo il quale mi ricorda che sono in dietro di un post/recensione... A quel punto scatta la crisi mistica e l'avatar del Direttore assume le sembianze dell'Arcangelo Gabriele, scena di fantozziana memoria... Costernato come non mai comincio una frenetica corsa contro il tempo per sfornare, al più presto, un post che possa riassumere una serata alla quale non sono riuscito a partecipare.
Mi spingo celermente oltre la soglia della mostra di Abso Zlatkis e non posso fare a meno di rimare sconcertato dalla presenza scenica dei volti.
Non bado a nulla.
La concentrazione fila liscia, come acqua su di un pendio, verso quegli sguardi così magnetici ed intensi.
La centralità delle proporzioni, e le proporzioni nella centralità... Si lo so che adesso mi credete ancora in preda alle "visioni", ma così non è.
Mi sposto al piano superiore e la meraviglia, se possibile, aumenta quando scopro questa splendida idea di inserire il gioco corpo umano-viso dell'avatar inserito nella copertina di "Vogue" e di "Men's health". Un autentico lampo di genio.
Una contestualizzazione diversa dal solito, che ci racconta anche un po', se vogliamo, l'intenzione di essere calati nel proprio tempo, la non estraneità ai canoni del nostro tempo.
Sotto quest'ottica, o punto di vista, tutto appare molto chiaro, molto nitido.
Appare una bella concatenazione di canoni estetici nostri che, in un modo o nell'altro, ci sono stati inculcati e proposti in mille salse e in mille modi e a me, detto in tutta sincerità, sembra di leggere una summa.
Sono quasi alla fine del mio tour guidato dalla mia fantasia quando un'altra vocina incombe nei miei pensieri... Oddio...
Completamente in preda al panico ed in maniera quasi precipitosa guardo gli IM per non cadere un'altra volta in trance. Fortunatamente è Tani che mi suggerisce, da buon Amministratrice Delegata, che se non riferisco dell'ottima musica suonata dallo stesso Abso, mi licenzia, e li per li mi sono fidato in pieno e trasmetto in copia fedele all'originale: "Ha anche suonato dell'ottima musica. Appropriata e perfetta all'orecchio".
Al prossimo post.