domenica 18 marzo 2012

Rachele88 Resident @ tKF

Nella nuova galleria Black and White un'esposizione di un'artista davvero talentuosa: Rachele88 Resident che spazia dalle foto in SL a dipinti e disegni in RL 



Iscritta da poco su Second Life, grazie ad un amico che notando in lei delle doti artistiche si è lanciata nel campo dell'arte, in particolar modo nel campo della fotografia e della grafica. 
La  prima esperienza lavorativa è stata la molla che ha fatto scattare in lei tutto, aprendo così uno studio di grafica e fotografia nella land NYTRO STORE, per poi arrivare ad avere una land personale per fondare così lo studio taKEart.



Tani: Cosa ti ha portato in Second Life?
Rachele: La curiosità che non manca mai in me.

Tani: Cosa ti ha spinto a fare la tua prima creazione? 
Rachele: Una persona che mi incoraggiava molto perchè vedeva in me un talento.

Tani: Cosa vuoi rappresentare con le tue opere?
Rachele: Cerco di far provare emozioni per chi gurda una foto o un quadro fino al punto di conivolgere lo spettatore in modo totale con i sentimenti e sensazioni.


Tani: Da cosa vieni ispirata per le tue creazioni?
Rachele: Le mie crazione in particolar modo i quadri nascono dai sogni o da fatti che accadono nella vita reale.

Tani: Cos'è per te l'arte in Second Life?
Rachele: Un arte nell'arte o meglio come vedere la proprio opera in un mondo virtuale che già di suo  lo è. Permette di vedere le proprie creazioni sotto un'altro aspetto ,sotto un'altra visuale e condividerle con tutto il mondo.

Tani: Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Rachele: Nei quadri e nelle foto prevale la figura della donna raramente quella delll'uomo.


Tani: Sei un'artista anche in rl? 
Rachele: Si ho studiato grafica presso l'Accademia di belle arti a L'Aquila.

Tani: Quale tecnica usi? 
Rachele: La mia tecnica? Luce e buio, cerco ti creare un effetto sfruttando queste due caratteristiche in modo tale da dare la sensazione che i corpi dei soggetti raffigurati escano dalle ombre.


Tani: Esiste un sito dove poter ammirare le tue opere?
Rachele: Certo :)


Tani: Quali sono i tuoi piani per il tuo futuro artistico? 
Rachele: Spero di entrere a far parte di una azienda importante e di diventare una Art Director.




Un grazie a Sergej Zarf e Fiona Saiman per il video prodotto durante la mostra.

martedì 13 marzo 2012

Mistero Hifeng e Paola Mills @ tKF

Fotografia italiana in mostra in fondazione.

Due lati della fotografia molto diversi: i toni scuri di Paola Mills, le sue donne sensuali seminascoste nelle ombre, e i colori di Mistero Hifeng mescolanze di tonalità pastello e oggetti che sembrano uscire dalle tele.




Mistero dice: “Scattare una foto è come dipingere una parte del mio “Io”, sia in real life che in Second Life, cercando di immortalare attimi che mi regalino un’emozione, sperando che venga trasmessa a chiunque si soffermi a guardare i miei lavori. 






Le mie foto viaggiano in parallelo con il mio stato d’animo. Posso avere voglia di fiori e colori fantastici, come desiderare un punto fisso nel blu, che in quell’attimo può significare molto di più di un arcobaleno.”   
                                                                                  


La musica è la sua principale forza motrice, e spesso l'ispirazione proviene dal testo o dalla musica di una canzone, la cui atmosfera Mistero cerca di rappresentare attraverso immagini surreali ed evocative.

                                   
Potete vedere le opere digitali di Mistero Hifeng nel sito Koinup http://www.koinup.com/Mistero_Hifeng/

nella sezione "Digital" del suo sito Flickr         

             
Ho fatto alcune domande a Paola Mills.

Tani: Cosa ti ha portato in Second Life?
Paola: Mi sono iscritta in SL nel dicembre 2006 con un account che ho perso non avendo variato la password in carattere maiuscolo e la Linden ha cessato. L’interesse per questo motivo è scemato per riprendere nel maggio 2007 per motivi professionali dando vita virtuale a Paola Mills. In seguito l’interesse professionale è passato in secondo piano mentre ha preso il sopravvento la curiosità per  il potenziale utilizzo della piattaforma digitale.






Tani: Cosa ti ha spinto a fare la tua prima creazione?
Paola: Il percorso che ho fatto in SL è tipico di coloro che si sono iscritti negli anni 2006-2007, la grafica non era soddisfacente e gli avatar erano  artisticamente approssimativi, non c’era in me ancora interesse per la fotografia.
Ho fatto quello che si faceva allora:PR, Staff Manager in una SIM italiana fino a diventarne owner. L’esorbitanti spese per il mantenimento mi hanno fatta desistere nell’ottobre del 2009. Dopo di allora è iniziato il mio percorso solitario di fotografa per dare un senso alla mia presenza nel metaverso altrimenti inutile per i miei interessi.
Dapprima grazie ad Eleonora Porta nei machinima poi con le prime fotografie, nel frattempo skin e shape degli avatar avevano fatto un salto di qualità non solo estetico ma anche come fantasiae creatività.

Tani: Cosa vuoi rappresentare con le tue opere?
Paola: Credo che l’avatar che mi rappresenta non sia una proiezione fisica della Paola reale (magari!) ma è sicuramente un estensione malleabile dei miei stati d’animo quindi un potente mezzo per rappresentare la mia interiorità.

Tani: Da cosa vieni ispirata per le tue creazioni?
Paola: La quotidianità, mentre lavoro, faccio la spesa, può essere fonte di ispirazione prendo un appunto che poi cerco alla sera di realizzare. La lettura di riviste di grafica digitale, una foto su un giornale una giornata storta, gli eventi non sempre piacevoli della vita tutto contribuisce a farne un soggetto da rappresentare.

Tani: Cos'è per te l’arte in Second Life?
Paola: L’Arte in Second Life è quasi tutto ciò che tiene ancora in vita la piattaforma stessa, senza questa credo sarebbe un mondo catartico. Una canzone, una poesia, una performance visiva, una fotografia sono ciò che permettono a molte persone di esprimere delle forti emozioni che altrimenti rimarebbero un desiderio inespresso, per alcuni c’è anche una grande forma di autocompiacimento ma in fondo fa parte della natura umana.

Tani: Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Paola: Adoro chi sa ritrarre paesaggi in Second Life rendendoli affascinanti ma il mio soggetto primario e direi unico l’avatar. In ogni mia fotografia ci sono io che cambio continuamente fisionomia dal 2009 ho cambiato centinaia di skin e shape per la gioia dei creatori, ma il cambiamento è legato allo stato d’animo, sembrerà ridicolo ma un’aspetto fisico di un’avatar  non riesce a rappresentare tutte le situazioni  emozionali.


Tani: Sei un’artista anche in RL?
Paola: Nella vita reale non ho tempo materiale per dedicarmi a forme d’arte, faccio fotografie amatoriali a tutto ciò che mi capita nei viaggi o nelle uscite festive con risultati a livello dilettantistico. Un hobby a cui vorrei dedicarmi appena avro’ tempo è la grafica 3D sicuramente cambiando prima il computer.

Tani: Quale tecnica usi?
Paola: In Second Life utilizzo il viewer ufficiale con l’utilizzo del windlight di Torley che mi permette una varietà infinita di giochi di ombre e luci. Per l’editing delle fotografie utilizzo Photoshop cs4  anche se sono una dilettante nello sfruttarne le enormi potenzialità, un gande aiuto mi viene dai plugin che permettono variazione di effetti straordinari. 

Tani: Esiste un sito dove poter ammirare le tue opere?
Paola: Ho una pagina su Koinup ed una su Flickr dove ci sono praticamente le stesse fotografie. Mi piacciono questi siti non tanto per le esposizione delle mie creazioni ma soprattutto perchè vieni a contatto con veri artisti dell’arte digitale dai quali c’e molto per me da imparare.


Tani: Quali sono i tuoi piani per il tuo futuro artistico?
Paola: Il mio futuro “artistico” credo dipenda esclusivamente dall’esistenza stessa di Second Life e dalla paziente perseveranza  di tutti coloro che terranno in vita l’espressione artisitica la creatività dei residenti del metaverso.
Un ringraziamento particolare va a tutti i creatori presenti sul Marketplace dove si può reperire veramente l’impossibile.
Senza di loro non esisterebbe Second Life  e Paola Mills.


Un grazie agli artisti per il tempo concessomi!!




giovedì 8 marzo 2012

"IMAGINE" di Nino Vichan

Continua fino al 12 marzo la mostra dell'artista italo-americano Nino Vichan che espone la sua installazione alla tKF a cura di Tanalois Group.




http://slurl.com/secondlife/Hollywood%20Beach/18/60/2305








Cos'è una canzone? Potremmo definirla un incontro tra la parola e la musica, ovvero due modi diversi di comunicare ma dotati di eguale capacità evocatrice di emozioni. Se questa simbiosi è equilibrata, se il contenente e il contenuto si amalgano senza lacerazioni o zone d'ombra, il risultato sarà una canzone ben riuscita, una canzone "d'autore", una di quelle che marcano indelebilmente i nostri ricordi e ci fanno viaggiare nel tempo e nello spazio interiore.


Cos'è un'opera d'arte? Senza entrare nel merito di considerazioni estetiche ben lungi da aver trovato risposte definitive, basterebbe anche in questo caso sottolineare la principale caratteristica strutturale che la identifica, cioé l'unione tra forma e contenuto, quanto più compenetrati indissolubilmente ed armonicamente, tanto più capaci di conferire al lavoro dell'artista l'ambita e necessaria unicità. L'opera d'arte, quindi, è unica e inconfondibile come una bella canzone, ed entrambe sono fatte di corpo ed anima, di contenuti e di espressioni formali, di un "dentro" e di un "fuori" che reagiscono tra loro come elementi alchemici nella magìa di un incantesimo capace di accendere i cuori.


Nino sa bene tutto questo, e nella sua opera sembra voler sottolineare gli elementi comuni ad arte e musica, dedicandola a quattro tra le canzoni più belle e significative di John Lennon. Egli, tuttavia, non si limita ad una rappresentazione puramente estetica, fatta di suggestioni ed analogie che pur colpiscono ed affascinano l'osservatore, ma va oltre, teorizzando in maniera quasi scientifica il percorso concettuale da lui seguito nell'esecuzione del suo progetto artistico.


Nino, infatti, ci rivela i quattro elementi ispiratori che lo hanno condotto alla sua precisa scelta espressiva (forma, simbolo, colore e linea), ognuno dei quali immerso nel cuore pulsante delle sfere-canzoni come un codice genetico nel nucleo di una cellula vivente.
Ma immergiamoci anche noi nei misteriosi spazi dell'arte, settiamo il viewer a mezzanotte e lasciamoci ammaliare dalla profonda suggestione dell'opera, aggirandoci tra le sfere (non dimentichiamo che la sfera è segno di perfezione) e introducendoci nel loro interno, avvolgente come un notturno abbraccio.




In "Beautiful Boy" (http://www.youtube.com/watch?v=L_j-tpmdPlI) è la forma che plasma la materia artistica e conferisce ad essa significati simbolicamente intrisi di meravigliata e meravigliosa umanità: un padre regge il figlio proiettandolo verso la conoscenza del mondo, quasi passandogli il testimone della propria consapevolezza e della propria vita, confidando in un futuro migliore.



In "Mother" (http://www.youtube.com/watch?v=eDVkkwl6aJo) sono proprio gli elementi simbolici che prendono il sopravvento: un tormentato rapporto tra madre e figlio dolorosamente rivive nella metafora di una rosa che perde i petali mettendo a nudo le spine di commossi ricordi e struggenti malinconie.



"Instant Karma" (http://www.youtube.com/watch?v=EqP3wT5lpa4), invece, utilizza la linea come strumento espressivo, una linea spezzata in mille frammenti che sembrano replicarsi all'infinito in una stilizzata rappresentazione della nostra sconfinata e irrinunciabile voglia di vivere, noi stelle in un universo di incommensurabile umanità.


"Imagine" (
http://www.youtube.com/watch?v=DCX3ZNDZAwY), ispirata alla canzone più bella di Lennon ed una delle più belle in assoluto, lancia il suo messaggio di pace e d'amore attraverso il colore, inteso come elemento di gioia e di speranza per una rinnovata fratellanza tra gli uomini "living life in peace". Ricca di significato è la prospettiva necessaria per poter leggere la parola IMAGINE ricomponendone i frammenti sparsi al di fuori della sfera, segno che anche per sperare occorre fare un piccolo sforzo di fantasia e che anche i sogni hanno un prezzo, da pagare con la moneta della buona volontà.


Alla fine del percorso, un piedistallo interattivo invita a posizionarsi a mo' di statua, reggendo a propria volta una figura umana protesa verso l'alto e colmando così un vuoto creato apposta per chiunque voglia fare da collegamento tra passato e futuro, tra realtà ed immaginazione, tra rassegnazione e speranza. Nessuno potrà sottrarsi all'invito, se vorrà continuare ad immaginare "a brotherhood of man". Provateci come ci ho provato io, immeritatamente raffigurato nella foto.


"It isn't hard to do..."


Pinovit Pinion