Continua fino al 12 marzo la mostra dell'artista italo-americano Nino Vichan che espone la sua installazione alla tKF a cura di Tanalois Group.
http://slurl.com/secondlife/Hollywood%20Beach/18/60/2305
Cos'è una canzone? Potremmo definirla un incontro tra la parola e la musica, ovvero due modi diversi di comunicare ma dotati di eguale capacità evocatrice di emozioni. Se questa simbiosi è equilibrata, se il contenente e il contenuto si amalgano senza lacerazioni o zone d'ombra, il risultato sarà una canzone ben riuscita, una canzone "d'autore", una di quelle che marcano indelebilmente i nostri ricordi e ci fanno viaggiare nel tempo e nello spazio interiore.
Cos'è un'opera d'arte? Senza entrare nel merito di considerazioni estetiche ben lungi da aver trovato risposte definitive, basterebbe anche in questo caso sottolineare la principale caratteristica strutturale che la identifica, cioé l'unione tra forma e contenuto, quanto più compenetrati indissolubilmente ed armonicamente, tanto più capaci di conferire al lavoro dell'artista l'ambita e necessaria unicità. L'opera d'arte, quindi, è unica e inconfondibile come una bella canzone, ed entrambe sono fatte di corpo ed anima, di contenuti e di espressioni formali, di un "dentro" e di un "fuori" che reagiscono tra loro come elementi alchemici nella magìa di un incantesimo capace di accendere i cuori.
Nino sa bene tutto questo, e nella sua opera sembra voler sottolineare gli elementi comuni ad arte e musica, dedicandola a quattro tra le canzoni più belle e significative di John Lennon. Egli, tuttavia, non si limita ad una rappresentazione puramente estetica, fatta di suggestioni ed analogie che pur colpiscono ed affascinano l'osservatore, ma va oltre, teorizzando in maniera quasi scientifica il percorso concettuale da lui seguito nell'esecuzione del suo progetto artistico.
Nino, infatti, ci rivela i quattro elementi ispiratori che lo hanno condotto alla sua precisa scelta espressiva (forma, simbolo, colore e linea), ognuno dei quali immerso nel cuore pulsante delle sfere-canzoni come un codice genetico nel nucleo di una cellula vivente.
Ma immergiamoci anche noi nei misteriosi spazi dell'arte, settiamo il viewer a mezzanotte e lasciamoci ammaliare dalla profonda suggestione dell'opera, aggirandoci tra le sfere (non dimentichiamo che la sfera è segno di perfezione) e introducendoci nel loro interno, avvolgente come un notturno abbraccio.
In "Beautiful Boy" (http://www.youtube.com/watch?v=L_j-tpmdPlI) è la forma che plasma la materia artistica e conferisce ad essa significati simbolicamente intrisi di meravigliata e meravigliosa umanità: un padre regge il figlio proiettandolo verso la conoscenza del mondo, quasi passandogli il testimone della propria consapevolezza e della propria vita, confidando in un futuro migliore.
In "Mother" (http://www.youtube.com/watch?v=eDVkkwl6aJo) sono proprio gli elementi simbolici che prendono il sopravvento: un tormentato rapporto tra madre e figlio dolorosamente rivive nella metafora di una rosa che perde i petali mettendo a nudo le spine di commossi ricordi e struggenti malinconie.
"Instant Karma" (http://www.youtube.com/watch?v=EqP3wT5lpa4), invece, utilizza la linea come strumento espressivo, una linea spezzata in mille frammenti che sembrano replicarsi all'infinito in una stilizzata rappresentazione della nostra sconfinata e irrinunciabile voglia di vivere, noi stelle in un universo di incommensurabile umanità.
"Imagine" (http://www.youtube.com/watch?v=DCX3ZNDZAwY), ispirata alla canzone più bella di Lennon ed una delle più belle in assoluto, lancia il suo messaggio di pace e d'amore attraverso il colore, inteso come elemento di gioia e di speranza per una rinnovata fratellanza tra gli uomini "living life in peace". Ricca di significato è la prospettiva necessaria per poter leggere la parola IMAGINE ricomponendone i frammenti sparsi al di fuori della sfera, segno che anche per sperare occorre fare un piccolo sforzo di fantasia e che anche i sogni hanno un prezzo, da pagare con la moneta della buona volontà.
Alla fine del percorso, un piedistallo interattivo invita a posizionarsi a mo' di statua, reggendo a propria volta una figura umana protesa verso l'alto e colmando così un vuoto creato apposta per chiunque voglia fare da collegamento tra passato e futuro, tra realtà ed immaginazione, tra rassegnazione e speranza. Nessuno potrà sottrarsi all'invito, se vorrà continuare ad immaginare "a brotherhood of man". Provateci come ci ho provato io, immeritatamente raffigurato nella foto.
"It isn't hard to do..."
Pinovit Pinion
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