sabato 27 giugno 2009

Emanuela's flowers a Gemini Isle


Ci siamo abituati allo standard espressivo alto, raffinato, colto di Emanuela.

Ci ha viziati con le sue forme e i suoi colori.

Emanuela si ripropone con una monografia floreale.

Il colore è dettagglio e il dettaglio è colore.


....sareste tentati di dire che le cose si confondono. E invece no.

Si trovano su due piani contigui, che si toccano, si intrecciano.

E' il DNA di Emanuela che si dipana dentro e fuori le foto. La tentazione sarebbe quella di tentare un esperimento di escapologia dal fotogramma per andare a cercare "il fotografabile", ma è una aggiunta del momento, un contorno che stimola i sensi.

Ma la riconduzione nell' alveo della quadratura (in tutti i sensi) di Emanuela è una necessità.

Grazie Emanuela, grazie Aloisio. Al prossimo post.

giovedì 11 giugno 2009

"Anime in luce" immagini di Giallo India


Per amore, per passione e per professione. Penso che la fotografia non mi appartenga... sono io che appartengo a lei. Perennemente insoddisfatto di me stesso, cerco continuamente di migliorarmi.
Visto che un'immagine vale più di mille parole... non aggiungo altro e lascio "parlare" le mie fotografie.

Gianluca Govoni

Ha perfettamente ragione Giallo India (Gianluca Govoni in real) un'immagine vale più di mille parole, e ieri sera alla sua vernice a Tanalois, alla sua prima mostra in sl , abbiamo ammirato le sue opere, la sua professionalità, la sua delicatezza ed il suo occhio-obbiettivo.
Ho visto purezza nei suoi scatti, la ricerca della luce e dell'ombra che crea paesaggi corporei, immagini mai irriverenti del corpo, dalle pose classiche alle creazioni di nuove direttrici visive.
A ciò si unisce la simpatia e la facile comunicatività di Giallo, accessorio da non sottovalutare, che in fondo è il vettore delle sue immagini=comunicazione.Un invito, visitate il suo sito:http://www.gianlucagovoni.com

Onore all'artista.

Aloisio Congrejo

martedì 2 giugno 2009

Oltre il bleu...

Cari i miei tanalosini...
recensire la mostra di Aloisio Congrejo a Saturnia... http://slurl.com/secondlife/Leiter/36/227/22


Prima di me già Thirza Ember e Kaji Jewell hanno espresso le loro sensazioni davanti alle opere di questa nuova mostra a Saturnia...

Io non ho competenze tecnico-artistiche per poter dare una valutazione oggettiva alle creazioni di Alo, ma voglio usare, come sempre, l'istinto...

Potrei descrivere le mie sensazioni davanti a ogni sua opera, ma credo che le parole più adatte siano racchiuse in questa poesia di Charles Baudelaire del 1857...

L’uomo e il Mare
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d’ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

lunedì 1 giugno 2009

Aloisio Congrejo ad Agorà Saturnia

Non potevo certo saltare una "recensione" del mio amico Aloisio Congrejo....
Non potevo certo privarmi della delizia di poter in qualche moido contribuire alla comprensione delle sue creazioni.
Entrando nella sala si percepisce un alito di Jazz vero.
Si percepisce una armonia, forse tutta interna all' autore e che esce con quelle forme, non con altre, ma proprio con quelle.
Aloisio è un po' come una storia. Nelle storie ci sono delle vicende che hanno la necessità di essere raccontate, si avverte nel dipanarsi del tempo drammaturgico, il bisogno di essere disvelati e capiti.
Per me Aloisio è così. E' una storia, una parte di storia, che ha bisogno di essere raccontata. Senza non sarebbe uguale. Senza non sarebbe così chiara.
Credo, a mio modestissimo parere, che in questo frangente ci sia la summa, il punto, di un Aloisio che fà capire il suo stadio.
Che fà capire a che punto è.
Quello che vedo io è un Aloisio che accosta i colori alle forme e le fà corrispondere, e per riallacciarsi al Jazz, lo fà per contrappunti su ritmi in 3/4.
Si sono completamente impazzito, ma anche questo fà parte del Jazz, un Jazzato per essere tale necessita di una sorta di follia a cavallo frà l' armonia e la disarmonia.
Aloisio fà il punto sui colori e sulle forme utilizzando forme "classiche" dell' arte su SL, ma le colora con toni suoi, un po' come fà un Jazzista che colora un groove, un buon giro di batteria, su un 3/4 da valzer, o su una marcetta allegra andante.
Vi chiedete come sia possibile ?
....non vi resta altro che vedere.

Grazie Aloisio.

Al prossimo post.