Ci siamo abituati allo standard espressivo alto, raffinato, colto di Emanuela.
Ci ha viziati con le sue forme e i suoi colori.
Emanuela si ripropone con una monografia floreale.
Il colore è dettagglio e il dettaglio è colore.
....sareste tentati di dire che le cose si confondono. E invece no.
Si trovano su due piani contigui, che si toccano, si intrecciano.
E' il DNA di Emanuela che si dipana dentro e fuori le foto. La tentazione sarebbe quella di tentare un esperimento di escapologia dal fotogramma per andare a cercare "il fotografabile", ma è una aggiunta del momento, un contorno che stimola i sensi.
Ma la riconduzione nell' alveo della quadratura (in tutti i sensi) di Emanuela è una necessità.
Grazie Emanuela, grazie Aloisio. Al prossimo post.
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