...e l'estate se ne va....
Con l'arrivo dell'autunno l'arte della Tanalois Art alla torno Kohime Foundation riparte con le sue attività.
L'inaugurazione della nuova stagione è a cura di un'artista italiana di grande talento: Melusina Parkin che ci presenta una mostra davvero molto particolare: "Hidden geometries" Details from virtual photo.
Mercoledì 11 settembre 22.30 IT - 1.30 PM SLT
Solaris Island:
Ho fatto alcune domande all'artista...
Tani: Cosa ti ha portato in Second Life?
Melusina: Essenzialmente la curiosità per i new media. Ero stata una chatter e una blogger accanita, mi chiedevo come fosse un mondo "creato dai residenti", come propagandavano ancora nel 2008 i Linden Lab. La curiosità non s'è ancora minimamente esaurita, devo dire.
Tani: Cosa ti ha spinto a fare la tua prima fotografia in SL?
Melusina: Ho iniziato (e continuo) a lavorare nel mondo della moda. Sono manager di MEB Fashion, come primo lavoro. Occupandomi del marketing mi capitava di dovere far anche delle foto. Confesso: erano orrende! Ma la designer di MEB, la mia grande amica MariaElena Barbosa, mi incoraggiava. Essendo stata in RL una discreta fotografa, "da piccola", mi disperavo dei risultati in SL. Poi, grazie anche alla solita curiosità, che mi faceva e mi fa girare ovunque, e alla mia passione per la conservazione della memoria, cominciai a fare foto sempre migliori dei posti che visitavo.
Forse la prima foto che mi piacque la feci alla SIM dell'Afghanistan, un paesaggio desertico. Anche se in seguito, imparando Photoshop, ho rielaborato anche foto fatte prima.
Tani: Cosa vuoi rappresentare con le tue opere?
Melusina: Difficile dirlo in maniera univoca. Ho diversi filoni di ricerca, diciamo. Il paesaggio, il dettaglio, la cultura urbana, l'architettura, il vintage e retro. Tutto però è unificato da una decisa opzione minimalista: forme semplici, geometrie, ma anche colori desaturati, atmosfere forse un po' tristi, ma che mi affascinano. Diciamo che cerco delle relazioni astratte, dei concetti, nella "natura" nelle costruzioni, nei dettagli. Ho scritto a conclusione dell'introduzione a questa mostra, che è molto astratta, che la dedico a chi come me pensa che la realtà ci dica qualcosa di noi stessi. Perché è COME la guardiamo che la "costruisce" nella nostra mente. Al di fuori di questa, ci sono solo atomi o pixel. Ovviamente tutto ciò vale ancora di più per una realtà interamente costruita da noi, come quella virtuale.
Tani: Da cosa vieni ispirata per le tue creazioni?
Melusina: Innazitutto dalla bellezza di tanti luoghi di SL. Resto ammirata dalla bravura delle/dei builder e delle/dei creatrici/creatori (e spesso penso a quanto talento va sprecato in RL). Poi i miei studi di arte e di storia della cultura. Riconoscere stili, modelli, o tirarli fuori da paesaggi o da oggetti scegliendo l'inquadratura, la luce, l'atmosfera è un grande piacere che mi accompagna quando uso la macchina fotografica.
Tani: Cos'è per te l'arte in Second Life?
Melusina: Ovviamente è tante cose. Ha a che fare, in maniera opposta, con le possibilità e i limiti di questo mondo e dei suoi strumenti. Sperimentazione, innazitutto: sfruttare le infinite possibilità dei materiali e degli script per inventare mondi e oggetti fantastici, che vengono dal profondo. Poi anche seguire e applicare modi espressivi tradizionali e consolidati, lottando con i limiti della grafica 3D per arrivare ad avvicinarsi alla realtà naturale. Io ammiro gli sperimentatori, anche se pratico, entro i miei limiti, la seconda strada.
Tani: Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Melusina: Dico innanzitutto quali sono i soggetti più assenti dalle mie foto. Di rado fotografo esseri umani (o avatar, meglio). Non sono brava nei ritratti, a parte qualche fortunata eccezione, né mi ispira tanto la fotografia di scene e di movimento. Ma c'è di più: sono affascinata dal vuoto, dagli spazi e dalle relazioni con e fra gli oggetti, naturali o artificiali. Quindi prediligo sia paesaggi sia ambienti urbani, sia dettagli, da enfatizzare e a volte da stravolgere. Cerco l'inconsueto nell'usuale, l'eccezionale nel banale, le regole nella confusione... Poi, ho un'insana passione per i paesaggi urbani decaduti e per quelli industriali: ho un archivio ormai enorme di fabbriche, gasometri, gru, serbatoi, presse, macchine ecc., ho fatto anche una mostra intitolata Pixel Factories... Ma quella che forse più esprime la mia ispirazione è quella che intitolai Solitudes.
Tani: Sei un'artista anche in rl?
Melusina: Oh no! Per nulla! Molti anni fa fotografavo, sì, con uno stile simile a quello che ho adottato qui in SL. Ma poi lasciai: la fotografia digitale non mi è mai entrata nel sangue. Adoravo la camera oscura e la possibilità di "ricreare" la foto nello sviluppo e nella stampa. Poi, ovviamente, ho imparato un po' di Photoshop, ma il tempo per andare in giro a scattare non ce l'avevo più.
Tuttavia, ho avuto una buona formazione in storia dell'arte, specie contemporanea. E non passa giorno che non tenga fra le mani almeno un libro d'arte.
Tani: Quale tecnica usi?
Melusina: Visto quello che dicevo prima, parlo delle tecniche che uso nella fotografia in SL. Uso molto Windlight e impiego tanto tempo a scegliere le inquadrature (a volte derezzo oggetti per me incongrui, anche), poi lavoro tanto sugli scatti in Photoshop: non faccio montaggi, ma studio di nuovo le inquadrature e taglio di conseguenza, correggo le luci e la saturazione, come dicevo. A volte uso dei filtri per dare effetti particolari, come quelli retro (con texture graffiate o macchiate che mi faccio da sola).
Tani: Hai qualche artista di SL che preferisci?
Melusina: Ecco, una domanda che ti fa fare inevitabilmente delle ingiustizie! Ho ammirazione per tanti artisti di SL che sicuramente farei un torto a molti elencandone solo alcuni. Ma non voglio essere evasiva: nomino - in base a quanto dicevo prima - una sola "sperimentatrice", Eupalinos Ugajin e una sola "naturalista" (che poi è un'espressionista astratta in RL e in SL): Winter Nightfire. Ma ripeto, sto facendo torto a decine di altre e altri!
Tani: Esiste un sito dove poter ammirare le tue opere?
Melusina: Il mio Flickr:
Poi ho una piccola galleria inworld, a Chelsea, un'ambiente che adoro. Come pure sono molto affezionata al magazzino con la cancellata (la mia galleria E-mage), che ho arredato in maniera un po' undergroud... ci faccio delle mostre personali di prova e di "assaggio"
Tani: Quali sono i tuoi piani per il tuo futuro artistico?
Melusina: Mi piace lavorare su un tema. Così sto lentamente raccogliendo foto di paesaggi urbani e industriali per una possibile mostra, in continuazione con quella che citavo prima. Poi, mi piacerebbe tornare a esperienze come quella fatta grazie a Quan Lavender, della mostra sull'Art Deco, quando fusi le mie due attività creative (creo anche mobili in quello stile, col marchio Melu Deco) arredando e decorando la sala dove esponevo le mie foto. Tornare su un tema o un'esperienza significa per me affrontarlo con maggiore consapevolezza, non mi sento monotona o ripetitiva se penso a ripercorrere delle strade già fatte. Quanto a nuove strade, come sai bene, il progetto Gaia, con LEA, è una bellissima sfida per il futuro immediato..