venerdì 4 febbraio 2011

Tanalois @ LAIBELA





...E' una sera buia e molto fredda... ma a me non importa un fico secco, alzo il riscaldamento quel tanto che basta a lasciarmi godere in santa pace le mie mura domestiche mentre fuori infuria l'inverno con massicce dosi di umidità e brina notturna.
Questa sera mi sento camaleontico, e con un occhio rivolto alla vetrata e uno rivolto al monitor, me ne vado in giro per la ultimissima mostra di Aloisio e Tani (Tanalois è il derivato della contrazione di Tani e Aloisio n.d.a.) quindi posso tranquillamente affermare di essere in preda ad una Tanaloisite acuta.
Nonostante sia ormai qualche anno (si parlo di anni in RL senza calcoli assurdi di parametro tra RL e SL) che bazzico i miei Amici (maiuscola voluta) Aloisio e Tani, respiro un po' di aria fresca e pulita. Aria di libertà.
Sento un leggero abbandono della canonicità e della necessità di "dover" fare. Un piacevole solletico.

Contrariamente alla prassi che mi vuole seduto sulla mia comodissima poltrona di pelle reclinabile ad osservare e a "leggere" le opere, questa volta me ne sto appollaiato come un barbagianni in piena notte, con gli occhi spalancati a cogliere tutta una serie di sfumature che non avevo mai colto, oppure strafatto ed assuefatto alle gallerie, non ero più in grado di ammirare con stupore.
Ora, non che io voglia a tutti costi tessere le lodi ai miei amici, sospetto lecito cari Ospiti lettori, dato che lo spazio che sto riempiendo appartiene proprio ad Aloisio e Tani che mi fanno da editori, ma lasciatemi sottolineare che non ho mai avuto nessuna indicazione editoriale ne di indirizzo ne di contenuto, circostanza questa ampiamente documentata dai miei sittanto vasti sproloqui su ogni forma delle umane vicende fin qui descritte.
Ma tosto abbandono queste vestigia di minzoliniana memoria e guisa per ridarmi subito, anima e cuore, all'immersione nell'ultimo expo dei sopraccitati Amici.
Non so quanto ci sia di ragionato nelle nuove opere ma ci tengo particolarmente a sottolineare il modo in cui si percepiscono "facili" le opere, ben bilanciate e proporzionate misurate millimetricamente.
Concludo dicendo, magari ripetendo, che non posso fare una lettura perché posso e voglio pregiarmi di dire che queste sono le opere della maturità artistica del sodalizio.
Al prossimo post.

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