Il Direttore Artistico di Tanalois si espone alla grande con una grossa sperimentazione e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista espressivo.
Poche cose, concise al primo piano. Concetti di futuro dell' arte in Second Life con proposte che spaziano dal 3D puro alla posa di 3D fotografati e proposti in glow, in profondità. Assomiglia molto ad una prospettiva di qualcosa che in SL si può fare.
Una esplorazione.
Al piano superiore si trovano i quadri interattivi.
Una grande trovata dal punto di vista tecnico, una proposta di quadri che sembrano appesi alle pareti, ma che in realtà si possono esplorare oltrepassando la parete andando a condividere con Aloisio il suo sapere di texture, di glow, di luci e ombre.
Una ricerca sulla distribuzione spaziale e delle proporzioni di quello che sta dentro al quadro, che lo alimenta e che lo rende in qualche modo vivo.
In cosa si traduce questo ?
Si traduce in opere che permettono una visione esterna e non coinvolta, liberamente interpretabile, liberamente visibile muovendo la camera e provando a decifrare l' apparenza 2D ristretta e compressa quasi a condensare il lavoro.
Ma se si vuole approfondire e cercare di capire la distribuzione degli spazi, il gioco delle cromie e provare a immergersi nel 2D si varca la parete e questo accade.
Si entra a far parte dell' opera, ci si trova immersi pronti ed esposti alla stregua del quadro facendo parte dello spazio 2D e di tutto quello che comporta. E' una grossa sperimentazione da parte di Aloisio, ha un grosso peso perché lo espone al peso della presenza dell' avatar all' interno della sua opera mettendo a rischio i pesi e i colori. Le bilanciature e il ritmo pieno vuoto che da sempre caratterizzano la sua opera.
Al prossimo post.
(Niente foto... troppo banali e morte.)
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