Dal 27 novembre 2012 è visitabile alla torno Kohime Foundation presso la Black&White Gallery rielaborata per l'occasione dall'artista stesso, un'esposizione fotografica dal nome "iGirl" di un nostro caro amico:
Gianluca Govoni aka giallo India.
Gianluca è uno fotografo professionista, e ci ha onorato con un'esposizione di scatti inediti.
E se la bellezza venisse da dentro... ma ti spingesse fuori?
“Carico”... tre di coppe!
Profumo di vino sul tavolaccio dove si rincorrono briciole di pane mosse dallo sbattere violento di quella carta.
Un’immagine, un profumo, un movimento... un’impressione.
Flash... inspiro... frushhh... silenzio... attesa!
Cosa abita un istante?
Quali infiniti impulsi sinaptici si esauriscono nell’attimo che divide il nascere del desiderio di fare propria quell’immagine, da quel clickrck?
Ed è bellezza. Inesauribile forza propulsiva che dal nostro io più profondo fa emergere un noi condiviso: a disposizione di chi vuol vedere.
Ladro di istanti, spacciatore di realtà...
Arricci i sensi, punti la preda, scopri quell'esclusiva caratteristica che la porterà allo scoperto e, senza pulirti i piedi sul tappetino della soglia del pudore, svisceri quell’essenza di essere umano... inerme davanti al tuo obiettivo.
Ne escono volti, corpi, curve e colori... improbabili visioni di irrealtà esteticamente accattivanti.
E così nasci tu!
Creatore di bellezza... presa dalle loro viscere, per liberarne l’essenza... ed essere!
M.F.
primomaggioduemiladodici
Ecco l'intervista che ho fatto a Gianluca per capire meglio la sua arte e l'esposizione alla tKF.
Tani Thor: Come hai conosciuto SL?
Gianluca Govini: Parlavo con un amico psicologo che mi accennava di questo mondo a me sconosciuto e mi invitava a starne alla larga: ovviamente mi ci son buttato a capofitto!!
Tani: Tu eri owner su SL di una sim Adopera in cui hai portato avanti progetti diversi per portare SL in RL. Come si sono evoluti?
Gianluca: Ho visto subito SL come un possibile luogo (web 3d) su cui sperimentare delle attività da commercializzare nel mondo reale. Ho capito dopo un annetto di investimenti (tempo e denaro) che su SL le persone sono troppo "avanti" rispetto al mondo reale molto più lento. L'esperimento è fallito.
Tani: Hai mai fatto foto in SL?
Gianluca: No, non mi piace il mezzo è troppo limitato rispetto alle mie abitudini RL.
Tani: Come hai iniziato a fare fotografie in RL?
Gianluca: A 11 anni. Ma all'epoca non fotografavo donne, ma paesaggi, oggetti, particolari, cose e a volte qualche ritratto.
Tani: Quindi come sei diventato un fotografo professionista?
Gianluca: Ho amato così tanto questo mondo, che l'ho rincorso tutta la vita... fino a raggiungerlo!
Tani: Come mai hai deciso di portare queste fotografie, e lo ricordo, inedite nel metaverso e non prima nella RL?
Gianluca: Perché, come ti ho detto, ritengo le persone che vivono Second Life con attività interessanti, come la vostra, cara Tani e caro Alo, molto più "avanti" della media presente in RL... un omaggio a voi in particolare.
Tani: Nella mostra che ci presenti alla tKF la donna è la protagonista. Come mai la scelta di questo soggetto?
Gianluca: Fotografo la donna, in quanto ogni artista, o "arti-giano" come preferisco definirmi, è sempre alla ricerca di ispirazione. La donna, musa per eccellenza, è inesauribile fonte di ispirazione, di spunto. Offre "scorci" sempre diversi... è come un viaggio intorno al mondo.
Tani: Quante modelle hai utilizzato per questa mostra?
Gianluca: E' una donna sola, una ballerina.
Tani: Che tipo di rapporto si instaura con le modelle che fotografi?
Gianluca: Di intima amicizia, di apertura... credo che mi vedano come una donna guarda una donna!! Mentre fotografo, grazie al cielo, una parte di me si spegne altrimenti non potrei fare questo lavoro!
Tani: Cosa ci dici della tecnica di questi scatti?
Gianluca: Le foto sono a colori. nessuna post-produzione in Photoshop. Semplicemente la modella era dipinta di una tinta argentea porpora...
Quando fotografo, in un certo senso mi astraggo dal soggetto, e cerco di comporre insiemi armonici di geometrie, masse, forme, linee, punti...
Tani: Come ti descriveresti come fotografo?
Gianluca: Ogni volta che finisco un progetto, i lavori che ho fatto in precedenza non mi piacciono più... mi sento perennemente insoddisfatto dei miei risultati e vedo, spesso, nel lavoro degli altri grandi opere. Credo sia la mia fortuna.
Tani: Ci sono fotografi che ti stimolano, ti ispirano, da cui prendi spunto?
Gianluca: Amo molti fotografi. Tra questi, sicuramente prediligo Guido Argentini, Bitesnich Andreas, Cartier Bresson, e molti altri
Tani: Progetti per il futuro?
Gianluca: il mio cassetto delle idee è sempre pieno. Sono certo che morirò prima di portare a termine tutte le idee!
Questo è il sito internet http://www.gianlucagovoni.com dove potrete visionare la sua biografia e il book con le sue foto.